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Back to the Future!

 

Partecipare è il nostro ingrediente segreto.

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Costruiamo identità condivise, dialoghiamo con territori e coinvolgiamo comunità che riconquistano un ruolo attivo nella cultura.
Strutturiamo percorsi in cui la partecipazione assume varie forme, da scoprire diversi punti di vista fino alla co-progettazione di un evento o alla co-creazione di un’opera artistica.
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Partecipare è il nostro ingrediente segreto.

Costruiamo identità condivise, dialoghiamo con territori e coinvolgiamo comunità che riconquistano un ruolo attivo nella cultura.
Strutturiamo percorsi in cui la partecipazione assume varie forme, da scoprire diversi punti di vista fino alla co-progettazione di un evento o alla co-creazione di un’opera artistica.

Partecipare è il nostro ingrediente segreto.

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Costruiamo identità condivise, dialoghiamo con territori e coinvolgiamo comunità che riconquistano un ruolo attivo nella cultura.
Strutturiamo percorsi in cui la partecipazione assume varie forme, da scoprire diversi punti di vista fino alla co-progettazione di un evento o alla co-creazione di un’opera d’arte.
422

ore di co-progettazione

25

partecipanti under 30

770

spettatrici e spettatori

Back to the future! Direzione Artistica Partecipata

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ore di co-progettazione

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partecipanti under 30

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Back to the future! Direzione Artistica Partecipata

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partecipanti under 30
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spettatrici e spettatori

Back to the future! Direzione Artistica Partecipata

Da dove partiamo?

Dalla nostra esperienza e dai migliori esempi nazionali di partecipazione culturale per poter lavorare sui bisogni di Quartiere Adriano (Milano), dell’Adriano Community Center e della Generazione Z.

Cosa abbiamo fatto?

Abbiamo immaginato diversi percorsi partecipati che potessero lavorare sull’auto-narrazione del quartiere, sull’incontro intergenerazionale e sul potere dell’immaginazione come strumento di trasformazione e riappropriazione del futuro.

Con quali risultati?

Intorno al progetto si è creata una comunità che ha ri-preso consapevolezza della propria capacità creativa e che si avvicina ogni giorno di più ai linguaggi delle arti performative. Ciò che si può toccare con mano è la punta dell’iceberg: una Direzione Artistica Partecipata Under 30, due edizioni di BTTF Festival e due produzioni artistiche.

Da dove partiamo?

Dalla nostra esperienza e dai migliori esempi nazionali di partecipazione culturale per poter lavorare sui bisogni di Quartiere Adriano (Milano), dell’Adriano Community Center e della Generazione Z.

Cosa abbiamo fatto?

Abbiamo immaginato diversi percorsi partecipati che potessero lavorare sull’auto-narrazione del quartiere, sull’incontro intergenerazionale e sul potere dell’immaginazione come strumento di trasformazione e riappropriazione del futuro.

Con quali risultati?

Intorno al progetto si è creata una comunità che ha ri-preso consapevolezza della propria capacità creativa e che si avvicina ogni giorno di più ai linguaggi delle arti performative. Ciò che si può toccare con mano è la punta dell’iceberg: una Direzione Artistica Partecipata Under 30, due edizioni di BTTF Festival e due produzioni artistiche.

Let’s Keep In Touch! co-creazione con i territori

4

opere artistiche co-create

40

interviste

300

persone coinvolte

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29

partecipanti

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Let’s Keep In Touch! co-creazione con i territori

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opere artistiche co-create
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partecipanti
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Let’s Keep In Touch! co-creazione con i territori

Da dove partiamo?

Dalle necessità di territori specifici di valorizzare la proprie identità, creare una narrazione collettiva per raccontarsi, coinvolgere le persone, gli enti e le associazioni locali in modo attivo nella ricerca delle proprie specificità e nella produzione di contenuti artistici ad hoc.

Cosa abbiamo fatto?

Abbiamo creato diversi processi di co-progettazione e co-creazione artistica rivolti a target specifici (under 25, over 60, gruppi intergenerazionali). Realizziamo inchieste, rivitalizzando la partecipazione civica e culturale, ascoltando i bisogni del luogo e di chi lo vive, restituendo voce e visioni alle comunità locali attraverso i linguaggi artistici del contemporaneo.

Con quali risultati?

Per le persone partecipanti i risultati sono competenze pratiche, conoscenze teoriche e nuove relazioni. Per le Pubbliche Amministrazioni i risultati sono la coesione sociale e la valorizzazione territoriale, oltre che le testimonianze di abitanti e soggetti territoriali rielaborate in opere artistiche.

Da dove partiamo?

Dalle necessità di territori specifici di valorizzare la proprie identità, creare una narrazione collettiva per raccontarsi, coinvolgere le persone, gli enti e le associazioni locali in modo attivo nella ricerca delle proprie specificità e nella produzione di contenuti artistici ad hoc.

Cosa abbiamo fatto?

Abbiamo creato diversi processi di co-progettazione e co-creazione artistica rivolti a target specifici (under 25, over 60, gruppi intergenerazionali). Realizziamo inchieste, rivitalizzando la partecipazione civica e culturale, ascoltando i bisogni del luogo e di chi lo vive, restituendo voce e visioni alle comunità locali attraverso i linguaggi artistici del contemporaneo.

Con quali risultati?

Per le persone partecipanti i risultati sono competenze pratiche, conoscenze teoriche e nuove relazioni. Per le Pubbliche Amministrazioni i risultati sono la coesione sociale e la valorizzazione territoriale, oltre che le testimonianze di abitanti e soggetti territoriali rielaborate in opere artistiche.

7

spettacoli

20

fotografie

1

libro prodotto

Sguardo pubblico. Monitoraggio e storytelling

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libro prodotto

Sguardo pubblico. Monitoraggio e storytelling

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Sguardo pubblico: monitoraggio fotografico

Da dove partiamo?

L’ispirazione è un pensiero semplice: durante gli spettacoli si fotografa spesso il palco, la scena, ma mai la platea. E se provassimo a restituire lo spettacolo tramite le immagini di chi vi assiste e le parole degli artisti in scena?



Cosa abbiamo fatto?

Abbiamo coinvolto due fotografi e contattato festival e spazi dove scattare, rivolgendo la macchina verso il pubblico. Abbiamo selezionato le immagini e coinvolto due drammaturghi per abbinarle a citazioni tratte da copioni teatrali.

Con quali risultati?

Abbiamo creato un prodotto artistico a metà tra il classico storytelling e il monitoraggio qualitativo. Chi collabora con noi può creare il suo libro fotografico, che include le citazioni, le interviste e le immagini raccolte durante lo svolgimento del proprio festival, del proprio spettacolo, della propria rassegna.

Da dove partiamo?

L’ispirazione è un pensiero semplice: durante gli spettacoli si fotografa spesso il palco, la scena, ma mai la platea. E se provassimo a restituire lo spettacolo tramite le immagini di chi vi assiste e le parole degli artisti in scena?



Cosa abbiamo fatto?

Abbiamo lavorato sul reportage e sulla sua rielaborazione artistica. Coinvolgiamo fotografi e chiediamo loro di rivolgere la macchina verso il pubblico. Selezioniamo le immagini e le abbiniamo a citazioni tratte da copioni teatrali, testi musicali o altre suggestioni che arrivano dalla programmazione artistica.

Con quali risultati?

Abbiamo creato un prodotto artistico a metà tra il classico storytelling e il monitoraggio qualitativo. Chi collabora con noi può creare il suo libro fotografico, che include le citazioni, le interviste e le immagini raccolte durante lo svolgimento del proprio festival, del proprio spettacolo, della propria rassegna.